Come ogni anno, è arrivato il momento di iscrivere i pargoli alla scuola primaria per il nuovo anno scolastico. Iniziano a manifestarsi, quindi, i primi dubbi riguardanti la giusta scelta da fare per rendere questa nuova esperienza il più piacevole possibile per il proprio bambino e per sé stessi.

Ecco alcuni consigli utili per non sbagliare:

  • Andare in missione: eh già, è il primo passo per farsi un’idea veritiera della struttura, delle aule e delle insegnanti che fanno parte della scuola. Inoltre, è importante capire l’atmosfera che trasmette la scuola: la presenza di lavoretti pieni di colori fatti dai bambini è già un ottimo segno… indica che gli alunni vengono sempre stimolati in attività creative e fantasiose.
  • Chiedere consigli: è importantissimo affidarsi ai pareri di chi, già da qualche anno, ha deciso di iscrivere il proprio figlio in un determinato istituto. Chiedere il motivo della scelta della scuola, le aspettative e la realtà del progetto formativo e l’umore del bambino nel momento in cui si reca a scuola, è già un modo per scartare o confermare la scelta.
  • Informarsi sul metodo: un altro criterio di valutazione è il metodo di insegnamento che le varie scuole propongono e, soprattutto, è bene capire se queste ben si allineano con i programmi di studio. Inoltre, è importante anche tenere in considerazione se si vuole indirizzare la scelta verso una scuola pubblica o privata: nel primo caso, il bambino entrerà in contatto con una realtà eterogenea, capace di essere specchio effettivo della realtà, nel secondo caso, sebbene ci si confronterà con un ambiente più selettivo, l’attenzione e la premura per lo studente saranno tendenzialmente ottimali.
  • Non complicarsi la vita: benché i punti precedenti abbiano la loro importanza, i requisiti di comodità e praticità non sono da meno. Bisogna ragionare sul fatto che per cinque anni, ogni mattina, si percorrerà sempre la stessa strada, con il traffico e gli imprevisti che ne comporta. È opportuno, quindi, non tralasciare questo particolare, tenendo, anche, in considerazione gli impegni e le necessità familiari e quelli del bambino stesso.