La tecnica del pomodoro è un metodo di gestione del tempo, ideato, tra gli anni ’80 e gli anni ’90, da Francesco Cirillo, oggi imprenditore e sviluppatore software, di origini italiane.

Perché “pomodoro”? Il nome deriva dai timer a forma di pomodoro che si utilizzano spesso in cucina per conteggiare i tempi di cottura. Fu proprio questo oggetto a salvare la carriera universitaria dell’inventore di questa tecnica. Dopo aver completato il primo anno di studi, Cirillo si trovò in un periodo di scarsa produttività e di grande confusione mentale, con lezioni e attività di studio che non sembravano portare molti benefici.

La scommessa. Cirillo decise di fare una scommessa con sé stesso: studiare, senza distrarsi e concentrandosi al massimo, per 10 minuti. Il tutto cronometrandosi con un timer da cucina. Perse la prima scommessa, ma comprese che l’approccio era quello giusto, continuando a perfezionarlo sia nello studio che nel lavoro, realizzando una vera e propria tecnica.

Ma come funziona? Ecco 5 semplici passi.

  • Scegliete l’attività che volete completare;
  • Impostate un timer a 25 minuti;
  • Lavorate sulla vostra attività, senza distrarvi finché il timer non suona;
  • Prendetevi una pausa di 5 minuti;
  • Ogni 4 “pomodori”, prendetevi una pausa più lunga, di circa 15-30 minuti.

Metodo semplice ed efficace, ma ad alcune condizioni. Non tutti riescono ad ottenere il massimo da questa tecnica. Ciò è dovuto a possibili errori compiuti nell’applicarla. Ad esempio, non bisogna diventare “collezionisti di pomodori”, ma piuttosto collegare i “pomodori giornalieri” ad attività ben definite, misurate singolarmente in base ai “pomodori necessari” per completarle. Inoltre, occorre imparare a gestire le interruzioni, resistendo a telefonate, messaggi Whatsapp e notifiche Facebook.

Le pause non sono procrastinabili, quindi bisogna obbligatoriamente fermarsi quando il timer suona e interrompere quello che si stava facendo, scongiurando il rischio di creare meccanismi mentali di compensazione che allungano le pause e complicano il rientro.

Bisogna, inoltre, sfruttare gli intervalli intelligentemente, poiché passano in fretta e si rischia di vanificarne l’effetto, quindi è preferibile dedicarle esclusivamente ad attività semplici come bere dell’acqua, prendere un caffè e fare un po’ di movimento ed attività manuale. Infine, le app dedicate a questa tecnica sono da evitare, poiché rischiano di portarvi comunque a rincorrere i pomodori.