Questa tecnica nacque circa 2000 anni fa e porta il nome del suo inventore: Cicerone, il più grande oratore di tutti i secoli. Egli affermava: “Più propria dell’oratore è la memoria delle cose; e questa possiamo annotarla mediante alcune maschere ben disposte, in modo tale da poter afferrare i pensieri per mezzo delle immagini e l’ordine per mezzo dei luoghi”. Ma vediamo meglio cosa significa.

Secondo Cicerone, esistono due metodi per incrementare la memoria, ossia quello di afferrare i pensieri per mezzo delle immagini e quello di comprendere l’ordine per mezzo dei luoghi. Nel primo caso si fa riferimento alla possibilità di associare alle immagini ciò che si vuole memorizzare; nel secondo caso, invece, ci si confronta con i veri e proprio loci, ossia i luoghi da cui prende spunto lo studio ciceroniano.

Infatti, l’oratore romano ideava dei percorsi all’interno di luoghi a lui familiari (come il percorso da casa sua al Senato) e riconosceva delle stazioni a cui ricollegava delle immagini che voleva ricordare.

In questo modo riusciva a passare in modo lineare da un concetto all’altro mentre percorreva con la mente il percorso che aveva creato idealmente. In poche parole, Cicerone è stato in grado di anticipare gli studi delle neuroscienze inerenti alla scoperta di due tipologie di memorie (quella a breve termine e quella a lungo termine) per sviluppare maggiormente quella a lungo termine.

Lo studio attraverso l’ausilio della tecnica dei loci ti aiuterà a ricordare le informazioni in modo più ordinato, aumentando la tua sicurezza durante un’interrogazione o un esame.

Per esempio, se dovessi sviluppare un discorso i cui punti principali sono:

  • Il valore dell’educazione
  • La bassa sicurezza degli istituti scolastici
  • Il bisogno di migliorare il sistema scolastico

Basterà associare un’immagine ad ognuna di queste tre tematiche, come:

  • Tu che studi nella tua stanza (per il primo argomento);
  • La tua scuola o la tua università con crepe sui muri e tetti danneggiati (per il secondo argomento);
  • Il tuo professore che spiega (per il terzo argomento).