Vuoi concludere al meglio il tuo percorso di studio? Allora non puoi non cedere alla tentazione di approcciarti alla realizzazione di una tesi sperimentale, ovvero quel tipo di tesi che va oltre la compilativa e ti permette di impressionare la commissione mostrando la tua capacità di unire conoscenze teoriche e pratiche.

Ecco quindi i consigli di De Blasi Apprendistudio per sviluppare al meglio la tua tesi sperimentale.

  • Prenditi il giusto tempo. La tesi sperimentale non può essere una lavoro di fretta, ma richiede dedizione, passione e precisione. Se quindi il tuo obiettivo è solo laurearti il prima possibile opta per una più canonica tesi compilativa.
  • Trova un argomento interessante. Qualcosa di poco conosciuto o ancora non troppo indagato. Fatti aiutare in questo dal tuo relatore.
  • Raccogli tutto il materiale necessario per capire cosa è stato detto sull’argomento, ma soprattutto cosa non è mai stato attenzionato.
  • Prepara i tuoi strumenti operativi. Trova il modo migliore per svolgere le tue indagini e trarre le tue conclusioni. Ricerche su internet, sondaggi, interviste con esperti, convegni, prove di laboratorio e indagini statistiche. Scegli insieme al tuo professore i mezzi più opportuni per efficacia e tempistica.
  • Nel momento di scrittura usa uno stile formale e scientifico ma non ingessato, dividi bene la tua spiegazione in paragrafi e sotto paragrafi e sfrutta tabelle, grafici, elenchi puntati e numerati per semplificare i concetti più ostici.
  • Cita sempre le tue fonti ma fai emergere anche la tua opinione, d’altra parte è proprio questo il bello di una tesi sperimentale: dire qualcosa di tuo su un argomento che ti sta a cuore.