Sta per iniziare la vostra nuova vita. Che siate fuori sede, pendolari o residenti, l’inizio dell’università sarà per voi l’inizio di una nuova era della vostra vita. Nuove emozioni, uniche, che in pochi mesi vi faranno rendere conto di quanto sia diversa la vita universitaria da quella liceale.

Niente orari, niente compiti o sveglie all’alba. Sembra fantastico. Ma ovviamente queste “fortune” possono anche rivelarsi armi a doppio taglio. Ecco, quindi, 10 consigli per iniziare l’università nel modo migliore.

  • Ricordate che gli esami sono sempre più vicini di quello che sembra. Non lasciatevi ingannare dagli esami a lungo termine, ma iniziate subito a studiare con costanza e assiduità, in modo da evitare di dover “pregare” sui libri gli ultimi giorni.
  • Alcuni esami possono rivelarsi più difficili di quanto sembri alle prime lezioni. Se dovesse capitarvi di non capire nulla o vi sembrasse di stare assorbendo un’infinità di nozioni che non riuscirete mai a ricordare, non spaventatevi, non sarete i soli. Sono proprio momenti come questo che vi insegneranno cosa vuol dire passare dal liceo all’università e cosa siano i gruppi di studio.
  • Cercate un gruppo di studio per motivarvi. Dei compagni di corso con cui studiare renderanno più piacevoli i pomeriggi interminabili trascorsi sui libri. Anche l’umore ne trarrà giovamento.
  • Studiare per un esame da un libro può rivelarsi più noioso. Avete seguito distrattamente le lezioni, il professore vi sembra molto capace ma non ritenete utile prendere appunti. Poi, rientrate a casa e scoprire che nei libri c’è tutt’altro di ciò che avete vagamente memorizzato a lezione. Come fare? Non sottovalutate l’importanza degli appunti. Apprendere una materia assorbendo il linguaggio del vostro docente può essere una carta in più da giocarvi in sede d’esami.
  • Frequentate tutto, frequentate il più possibile. Al di là del fatto che la frequenza può rivelarsi più interessante del semplice confronto con i libri, ci sono alcuni fattori che rendono la frequenza più vantaggiosa. C’è l’aspetto psicologico, poiché frequentare vi aiuta ad integrarvi meglio nella realtà universitaria, facilitando un rapporto più o meno diretto con il professore. Inoltre, va considerato anche l’aspetto accademico, in quanto la frequenza può comportare delle agevolazioni, che siano spiegazioni aggiuntive, a modalità d’esame agevolate per frequentanti, con programmi ridotti o spezzettati attraverso prove in itinere.
  • Non rimandate a domani quello che potreste fare oggi. Una buona organizzazione è necessaria. Più siete attenti e più seguite la tabella di marcia, meno difficoltà incontrerete nel completamento del programma, non dovendo fare tutto all’ultimo minuto.
  • Evitate i consigli “gratuiti” sugli esami. Potrebbe capitarvi qualcuno che, sapendo cosa state studiando, si spingerà a parlarvi di quanto sia complicato quell’esame o quanto “cattivo” sarà quel professore. Allo stesso modo potrà anche dirvi che l’esame è una formalità, che basta beccare l’assistente giusto. Purtroppo (o per fortuna), l’esperienza di chi vi parla non è sempre una legge universale. Per questo, evitate di impazzire cercando di ricostruirvi una verità univoca sull’esame, andate per la vostra strada e la scoprirete da soli. Oppure provate col punto 8)…
  • Andate a vedere gli esami degli altri. Volete conoscere le modalità di svolgimento degli esami? Assistete a quelli degli altri, scoprirete quale livello di preparazione viene richiesto, l’effettiva severità del docente e tante altre cose. Potrebbe essere tranquillizzante o forse no. In ogni caso avrete le idee più chiare.
  • Conservate sempre l’entusiasmo. Il percorso universitario è molto lungo. Ciò significa che può anche rivelarsi travagliato. Può capitare che degli esami non vadano come dovrebbero, che l’esperienza si riveli al di sotto delle aspettative. Ciò che va sempre tenuto a mente è che ogni impulso dipende solo da voi che, proprio grazie all’indipendenza universitaria, dovreste essere capaci di cercare i vostri stimoli per giungere alla meta.