Qualche settimana fa abbiamo riflettuto sul perché rifiutare un voto basso all’università. Oggi però vogliamo soffermarci sull’opzione opposta, ovvero su quando è il caso di accettare un magro 18.

Ecco quindi i 4 casi estremi in cui valutare questa opzione.

  • È un esame antipatico. Ci sono quegli esami che, o per il docente o per la difficoltà della materia, è meglio non riprovare all’infinito per non rimanere bloccati.
  • È il tuo ultimo esame.Vale davvero la pena di rischiare di rimandare la laurea per un singolo voto? Se non ti rovinerà la media, accetta il 18.
  • I crediti. Il peso di un voto nella tua media è direttamente proporzionale al numero di crediti della materia. Vuoi davvero essere rallentato nella tua strada da un corso da 4 CFU?
  • È tempo di finirla. Sei ormai fuori corso, magari da più di due o tre anni. A questo punto il tuo voto di laurea può avere un’importanza relativa rispetto alla volontà di raggiungere l’obiettivo. Valuta comunque la media, sempre.

E infine vogliamo sottolineare che un 18 non è una sconfitta.

Numerosi sono i fattori che possono influenzare un voto: il tuo stato fisico-emotivo, il carattere del professore, il suo umore in quel momento, la sfortuna di vedersi chiedere proprio quei due o tre argomenti in cui si è meno ferrati. Si può però – anzi, si deve – ambire a qualcosa di più.

Noi di De Blasi Apprendistudio lo sappiamo e siamo qui per questo. Ogni giorno insegniamo ai nostri studenti (universitari e non) non solo a essere preparati sulla materia, ma anche ad affrontare al meglio tutti quei fattori esterni allo studio che ne influenzano i risultati.

E ricorda sempre che, in caso di difficoltà, noi siamo qui per aiutarti.

Contattaci per conoscere i nostri corsi attivi e le offerte riservate per te.